Descrizione:
L'indicazione "miele vergine integrale" è nata per distinguere una varietà di miele con caratteristiche qualitative superiori a quelle previste per legge per la denominazione di base (miele). Secondo il disciplinare che ne definisce la produzione, il miele vergine integrale viene prodotto secondo le norme tradizionali in alveari a favo mobile, estratto per centrifugazione, con umidità idonea a garantire una lunga conservazione naturale e a prevenire fenomeni di fermentazione. Non deve subire trattamenti che possano modificare le caratteristiche proprie del miele fresco appena estratto e, in particolare, non deve subire riscaldamenti a temperatura superiore a 40° C. Viene inoltre conservato in modo da mantenerne inalterate le caratteristiche compositive e organolettiche proprie della sua origine naturale e delle particolari procedure di produzione e conservazione seguite. Il miele vergine integrale si presenta nella maggior parte dei casi allo stato cristallizzato che diventa garanzia di un processo di preparazione tradizionale. Infatti, lo stato liquido è tollerato solo se spontaneo, cioè nei primi mesi dopo la produzione o quando la composizione naturale del miele (cioè l’origine botanica) lo consenta. Tecniche di preparazione: Il miele può essere utilizzato anche come ingrediente di piatti o dolci diversi. Il miele può sostituire fino a un terzo dello zucchero: torte e biscotti risulteranno di una consistenza più elastica, meno asciutti, più uniformemente dorati, dotati di un aroma inconfondibile e si conserveranno freschi più lungo. Occorre trovare però mieli che abbiano un gusto che ben si adatta al cibo o alla bevanda ai quali viene aggiunto, completandone l'aroma o producendo un piacevole contrasto. Qualche esempio: una bevanda dissetante fatta con acqua, miele di eucalipto e succo di limone; la tisana della sera dolcificata con miele di tiglio; frullato di latte, fragole e miele di lavanda; succo di arancio con miele di arancio oppure ricotta e miele di castagno.
Zona di
produzione:
L’apicoltura è un’attività molto diffusa nelle zone rurali del nostro territorio. Le aree a particolare vocazione sono la Pianura Padana (caratterizzata da fioriture di leguminose, soprattutto erba medica) e la fascia appenninica (ricca di piante nettarifere tra cui lupinella, sulla, castagno, rovo, lampone, pruno selvatico, mirtillo ed erica).Cenni Storici e Geografici: In cucina il miele è un ingrediente più antico dello zucchero: non per niente latte e miele era il cibo degli dei! Inoltre, si noterà che la maggior parte dei dolci tradizionali, quelli che in tutte le regioni d'Italia si preparano e si consumano per le feste, soprattutto a Natale, contengono miele come componente insostituibile. In particolare, l’apicoltura ha sempre svolto un ruolo importante nella zona di Castel San Pietro Terme e Gallo Bolognese, grazie all'apicoltore castellano Giulio Piana, cui è dedicato un ambito premio che viene consegnato ai migliori mieli nazionali la terza domenica di settembre a Castel San Pietro Terme.
Visualizza Ricette sul Miele
Consorzio
di Tutela:
Associazione Nazionale per il miele vergine integrale Via Tagliaverde, 10 San Paolo Solbrito (Asti)Organo di Tutela: Osservatorio Nazionale della Produzione e del Mercato del Miele Via Matteotti 72 40024 Castel San Pietro Terme (BO) Tel. e Fax 051/940147 E-Mail: osservatoriomiele@libero.it Eventi correlati: NaturalMiele – Castel San Pietro Terme, in giugno. Premio Giulio Piana - Castel San Pietro Terme, terza domenica di settembre.
|